Come si definiscono?
Bullismo e Cyberbullying sono entrambi una forma di abuso e/o di violenza costituita da comportamenti pervasivi e con conseguenze nella vittima di tipo duraturo. Sia nell’uno che nell’altro caso si forma un disequilibrio di potere tra un bullo o un Cyber-Bullo tale per cui la vittima subisce violenza tanto da non riuscire a difendersi.
A differenza del bullismo i che si verifica faccia a faccia, nel Cyber-bullismo gli atti aggressivi, prevaricanti o molesti sono compiuti tramite strumenti telematici (sms, e-mail, siti web, chat, Social Network). Inoltre, il Cyberbullo si nasconde dietro ad uno schermo, molto spesso utilizzando profili fittizi e quindi ha più libertà nell’umiliare la propria vittima divulgando materiale offensivo su qualsiasi Social, raggiungendo migliaia di persone in brevissimo tempo.
Qual’è l’età media in cui il bullismo è più diffuso?
In genere, questo fenomeno si verifica in un’età compresa tra i 7 e i 16 anni.
Che cosa comporta questo fenomeno?
Generalmente un gruppo di adolescenti identifica uno o più coetanei con caratteristiche giudicate inferiori, diverse e per questo, le vittime vengono emarginate, punite, aggredite verbalmente e/o fisicamente e addirittura incentivate a nuocere sé stesse fino ad arrivare a togliersi la vita.
Dove avviene più frequentemente il bullismo?
Di solito avviene nelle scuole medie superiori, ma purtroppo si sta diffondendo anche nelle scuole medie inferiori.
Quanto può essere pericoloso il bullismo?
Il bullismo può essere molto pericoloso in quanto ci può essere l’istigazione al suicidio, ma anche la presenza di bande che fanno uso di armi proprie e/o improprie.