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La casa e l’ambiente che ci circondano possono essere fonte di benessere e sicurezza o di grande disagio

La mancanza di un’adeguata abitazione ha un impatto sulla vita delle persone. Esistono dei parametri ben precisi che indicano l’inadeguatezza di un’abitazione e possono andare dalla mancanza di riscaldamento, di luce elettrica, all'infestazione di insetti, al sovraffollamento e ai rumori eccessivi. Anche i conflitti con il vicinato e il padrone di casa possono minare l’equilibrio psichico ed emotivo creando anche molta sofferenza. 

Per risolvere questo tipo di problemi, si possono attivare sia l’inquilino stesso, sia, su segnalazione, i servizi sociali e il servizio sanitario, ma anche le forze dell’ordine in caso le liti con il vicinato prendano una piega minacciosa o addirittura pericolosa. Tuttavia, il disagio in casa può sorgere anche per via di altri fattori come relazioni difficili tra i componenti di una famiglia, ma anche rispetto alle modalità con le quali si vive la propria abitazione. Si può dire che la personalità degli individui che vivono insieme e le loro relazioni affettive possono condizionare l’ambiente domestico e viceversa il modo in cui viene gestito e curato l’ambiente domestico può condizionare chi ci abita. Quindi se vogliamo star bene e attuare cambiamenti positivi nella nostra vita dobbiamo aver cura anche del luogo in cui viviamo. Gli psicologi normalmente ricevono nel proprio studio e difficilmente vanno a domicilio a fare le loro visite. Solo in caso di perizie in ambito di affido dei minori, i servizi sociali e i periti psicologi si recano a casa delle famiglie che sono sottovalutazione. I terapeuti invece, aspettando nel proprio studio i propri assistiti, perdono molte informazioni importanti sullo stato di salute psicofisica di chi si rivolge a loro. Un tempo i medici di base si recavano spesso a casa dei propri pazienti e consigliavano non solo i farmaci, ma davano anche delle indicazioni ai familiari del malato su come tenere più o meno calda o illuminata la stanza dove riposava il paziente, il tipo di cibo che doveva assumere e quanto riposo era necessario. Ora ci si reca dal medico di base che ti manda dallo specialista, il quale ti ordina delle analisi da riportare al medico di base, il quale poi a sua volta ti manda da un’ulteriore specialista e tutto ricomincia da capo. Giriamo da un medico all’altro con qualche pausa in farmacia e ci dimentichiamo che il riposo, il silenzio della nostra casa, curarsi con buon cibo e medicine adeguate può essere più efficace che girare come trottole da un ambulatorio all’altro.

Spesso viviamo la casa solo come un peso da mettere in ordine e pulire, come un obbligo e non più come un piacere da condividere con le persone care. Fare ordine in casa porta inevitabilmente a fare ordine nella nostra vita e in questo periodo più che mai viviamo annaspando tra un lavoro e l’altro, tra una cosa da fare e l’altra, da un cliente all’altro e spesso anche da un amore all’altro. Abbiamo perso il nostro posto nel mondo e rincorriamo obiettivi sempre più difficili da raggiungere. Lo stress ci logora e invade i nostri spazi rendendoli freddi e caotici. Come possiamo quindi ritrovare noi stessi, vivere bene le nostre relazioni, raggiungere i nostri obiettivi? Che ruolo ha la nostra casa per vivere serenamente? Come riuscire ad organizzare tutto? Lavoro, famiglia, ordine e pulizia della casa? L’ambiente lavorativo è altrettanto importante? Questo è il primo degli articoli dedicati all’ambiente in cui viviamo e insieme scopriremo come rendere la nostra casa e il nostro posto di lavoro più accogliente secondo le nostre caratteristiche personali.