1 min letti
Le conseguenze del bullismo

Dai dati statistici si evince che il 13,4% dei maschi e il 10,1% delle femmine hanno dichiarato di aver compiuto azioni di cyberbullismo e le vittime sono l’11,1% dei maschi e il 14,9% delle femmine su un campione di 2419 giovani.Si tratta quindi di un fenomeno di notevole rilevanza al quale occorre porre un’attenzione particolare, non solo per il numero di giovani coinvolti, ma soprattutto per le conseguenze psicologiche che possono insorgere. Infatti, è noto che il bullismo può portare ad alterazioni dell’equilibrio psicofisico della vittima con ripercussioni a vari livelli come salute, ruolo sociale, identità personale e benessere complessivo.

Le conseguenze si esprimono inizialmente sotto forma di introversione, calo del rendimento o rifiuto scolastico, riduzione dell’autostima, deficit attentivi e mnestici, disturbi del sonno, turbe relazionali eccetera. Se la gravità o la durata degli atti di bullismo sono di notevole entità, la vittima può sviluppare veri e propri quadri psicopatologici caratterizzati da ansia, attacchi di panico o sintomi somatici fino ad arrivare a stati di vera e propria depressione.

Per aiutare chi ha subito bullismo, è essenziale offrire sostegno emotivo e pratico. È fondamentale l’ascolto senza giudizio. Inoltre, diventa importante portare i ragazzi e le ragazze vittime di bullismo a parlare apertamente dei loro sentimenti e delle loro esperienze in modo da facilitare il processo di guarigione.Può essere prezioso aiutare ad identificare risorse e supporti, come consulenza psicologica o gruppi di sostegno. Altro elemento rilevante è la possibilità di coinvolgere i genitori, insegnanti e figure di autorità, proprio per creare un ambiente sicuro e prevenire episodi futuri.

Infine, non si deve escludere la possibilità di aiutare chi agisce bullismo in modo da evitare il più possibile che certe azioni e determinati atteggiamenti e comportamenti possano perpetuarsi nel tempo.